Gli Italiani si lasciano conquistare dal turismo sostenibile e ben il 77% di loro sostiene che, per la crescita economica di un territorio, l'attenzione all'ambiente sia fondamentale. Infatti, «nel turismo, più che in altri settori, il connubio tra ambiente e lavoro è imprescindibile» come ha dichiarato il Presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio, in occasione della presentazione del settimo rapporto: "Gli italiani, il turismo sostenibile e l'ecoturismo", realizzato dalla Fondazione UniVerde, in collaborazione con IPR Marketing.
Il rapporto è stato presentato alla BIT 2017 (Borsa Internazionale del Turismo), durante il convegno: "2017 Anno Internazionale ONU del Turismo Sostenibile: le sfide e le opportunità per l'Italia" ed è stato organizzato dalla Fondazione UniVerde, in partnership con Cobat (Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo).
I dati raccolti all'interno del dossier evidenziano come
il turismo sostenibile continui a crescere nell'indice di gradimento dei nostri connazionali poiché, nell'immaginario comune è divenuto sinonimo di
rispetto del territorio, risparmio energetico, utilizzo di rinnovabili e valorizzazione delle culture locali. Non stupisce dunque se quasi il 40% degli intervistati lo considera eticamente corretto e circa il 30% vicino alla natura.
Tant'è vero che il 55% quando programma un viaggio non lascia nulla all'improvvisazione, ma al contrario pensa con attenzione al mezzo di spostamento, alla struttura da prenotare, e cerca di valutare l'impatto ambientale delle proprie scelte.
Tale atteggiamento, secondo il 47% degli intervistati deriva dalla convinzione che l'Italia stia vivendo un'emergenza ambientale e che la situazione potrebbe essere ulteriormente compromessa da
cementificazione e speculazione edilizia legate proprio al turismo.
Per una causa tanto importante perciò il
il 50% sostiene di essere disposto a spendere anche il10 o il 20% in più pur di non danneggiare ulteriormente l'ambiente. E così, prima di scegliere una struttura turistica,
il 42% degli italiani ne valuta la sostenibilità, ad esempio, il 54% richiede la presenza di pannelli fotovoltaici, il 32% l'uso di sistemi per il risparmio elettrico, mentre il 28% si focalizza sul risparmio idrico.
Naturalmente non sono da sottovalutare neppure menù biologici o a km 0 (36%) e raccolta differenziata (35%). Tra gli alloggi preferiti spiccano B&B (37%) e agriturismi (32%) mentre sono in calo gli hotel. La struttura ideale dovrebbe essere raggiungibile in treno per il 70%, il 59% apprezzerebbe invece la possibilità di raggiungerla con il car sharing mentre il 55% userebbe il bus.
Ad attrarre i turisti responsabili sono la possibilità di un arricchimento culturale per il 45%, di conoscere ed esplorare per il 43% e l'opportunità di rilassarsi per il 40%.
In generale gli italiani amano: arte, storia ed eventi culturali (62%) ma anche natura e paesaggi (59%).I fautori dell'
ecoturismo, tra le attività considerate più attraenti scelgono la conoscenza delle tradizioni locali, i percorsi enogastronomici, quelli in mare e le attività sportive, come trekking, ciclismo, equitazione e canottaggio e le escursioni in aree archeologiche e borghi storici.
Quale migliore occasione, dunque delle vacanze di Pasqua per godersi un bel viaggio a contatto con la natura per rigenerarsi e godersi la primavera ontano dal caos e dallo smog cittadino? In Italia non c'è che l'imbarazzo della scelta!