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Ecoturismo nel Parco di Veio, tra storia e natura

Ecoturismo nel Parco di Veio, tra storia e natura

​ A due passi da Roma sorge un'area ricchissima di storia etrusca e romana, un vero tesoro per chi si trova in vacanza e desidera coniugare natura e cultura. Si tratta del Parco di Veio a pochi chilometri a nord dalla capitale, fra la Cassia e la Flaminia.

Con i suoi 14.984 ettari, è il quarto parco per estensione del Lazio ed è stato istituito alla fine degli anni '90, confina a ovest con il Parco Naturale di Bracciano – Martignano e a nord con il Parco Naturale della Valle del Treja.Una vera e propria cintura verde intorno a Roma dunque, da cui la capitale trae diversi benefici. Il Parco, infatti, ha un effetto mitigante sul clima e garantisce la tutela della biodiversità della zona.

Dagli storici Veio viene descritta come una delle città più eleganti, più ricche e più evolute dell'antichità, tanto da poter vantare ben dieci km di mura e nove porte che conducevano verso importanti centri economici dell'epoca. Disposte lungo le principali strade di accesso alla città vi erano delle vaste necropoli, tra le più prestigiose: la Tomba dei Leoni Ruggenti, considerata la più antica tomba dipinta d'Etruria., la Tomba delle Anatre, la Tomba Campana. A porre fine al benessere e all'apogeo di questa potente città, fu la sua rivale, Roma, nel 396 a.C. ad opera del console Mario Furio Camillo che mise fine alla sua grandezza dopo dieci anni di assedio.

Gli scavi di Veio, sebbene non anocora ultimati, risalgono ai primi del '900 quando furono riportati alla luce alcuni dei simboli della città come le rovine del santuario extraurbano di Portonaccio, noto per il rinvenimento della celebre statua di Apollo, della piscina e dell'area sacra, i resti del tempio di Giunone Regina, della cappella funeraria in Piazza d'Armi e quelli di una villa romana in località Campetti. Accanto ai numerosi ruderi sorgono poi antichi casali come quello di Malborghetto che ospita al suo interno un Museo archeologico.Se dundue vi chiedete cosa fare vicino Roma, il Parco di Veio potrebbe essere la risposta che stavate cercando.

Quest'area archeologica, infatti, oltre ad essero uno scrigno che custodisce storia e cultura è una splendida meta naturalistica, ricca di ambienti diversi adatti all'escursionismo, agli itinerari trekking e al cicloturismo.In generale l'area di Veio offre ben 32 itinerari che si possono percorrere a piedi, in bicicletta ed a cavallo. E per riprendersi dalle fatiche del cammino e socializzare un pò, cosa c'è di meglio di un bel pic-nic? A disposizione dei turisti ci sono 5 aree attrezzate, disponibili nei luoghi di maggior frequentazione. Si organizzano inoltre regolarmente visite guidate ed eventi con cadenza regolare. Per informazioni e prenotazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Esistono percorsi di tutte le difficoltà e caratterizzati anche da diversi tempi di percorrenza. Per i meno allenati potrebbe essere perfetto il percorso che conduce da Isola Farnese fino agli scavi di Veio e alla Piazza d'Armi.

O ancora l'itinerario di fondovalle, di circa 2 ore che che raggiunge i suggestivi resti dell'antica mola Paradisi. Si parte dal km 27.000 della via Flaminia (Castelnuovo di Porto) e passando su un vecchio ponte, per Pian di Lalla e attraverso una zona boschiva si giunge al panoramico monte di Cellano.


E per chi volesse fare invece un'esperienza di ecoturismo e turismo rurale infine, si può visitare il Casolare 311 è una casa colonica costruita negli anni Cinquanta nelle campagne di Formello e conserva un Museo di attrezzi contadini manuali e a traino animale e alleva gli animali della fattoria. Potrebbe essere una splendida occasione per accostarsi ad agricoltura ed allevamento, due realtà che hanno fortemente modellato il paesaggio ed allo stesso tempo anche alle tradizioni contadine ed alla cultura locale. Una visita al Casolare 311 è adatta per tutta la famiglia e soprattutto per chi è in viaggio con i bambini. L'attenzione di questa struttura per i più piccoli si manifesta anche nelle tante attività gratutite che ogni anno organizza con le scolaresche.

Per Informazioni Tel. 06/9084255 – 340/9294634 E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Imperdibili sono infine, la Grotta romana della Ninfa, la cascata, i resti di Belmonte, antica città medievale, e Borgo di Isola Farnese anc'esso di origine medievale e

All'interno del Parco si possono visitare inoltre gallerie naturali come il Ponte Sodo, scavata dagli Etruschi nella roccia per il passaggio del torrente Crèmera e poi ancora prati, boschi, cascate e vallate come quella del Sorbo, con il suo santuario medievale dedicato alla Vergine Maria, oggetto di culto e meta di pellegrinaggi. Per il loro valore naturalistico ed ambientale, la Comunità Europea ha inserito le valli del Sorbo tra i Siti d'Importanza Comunitaria che godono di una particolare tutela. A caratterizzarle è la forte presenza di tufo, che con il suo inconfondibile colore conferisce loro un aspetto molto particolare. A poca distanza dal santuario sorge il paese di Formello con il suo gradevolissimo centro storico e con i boschi ed i fossi circostanti, quasi incontaminati, habitat privilegiato per diverse specie animali e vegetali anche rare. Da qui è possibile godersi una vacanza di pieno relax e sfruttare i numerosi sentieri che si dipanano alla volta del Parco. Fornello inoltre è sede degli allenamenti della squadra di calcio della Roma. 



Veio cosa mangiare

Il Parco di Veio offre anche numerose delizie per coccolare i più golosi, innanzi tutto la nocciola tonda gentile, deliziosa come ingrediente base per realizzare creme, doci, granella o semplicemente da gustare intera e da sola. Rinomata anche la produzione casearia ottenuta sia da latte vaccino sia ovino e caprino ed a proposito di formaggio non c'è che l'imbarazzo della scelta, si va infatti da quello molle a quello a pasta filata a quello più saporito e stagionato leggermente salato e piccante.

Anche il vino rappresenta un vero e proprio fiore all'occhiello del Parco, si producono, per quanto riguarda i bianchi, Malvasia puntinata, Trebbiano, Bombino, Grechetto, Bello Bellone, Caccione, Pinot bianco, Ottonese, Riesling, Moscato. Tra i rossi: Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero, Montepulciano, Sangiovese, Cesanese, Ciliegiolo, Aleatico, Barbera e Malvasia Nera.


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