A Trieste il G7 per salvare il Mediterraneo

Si terrà a Trieste il G7 dedicato al futuro di mari e oceani Dal 30 maggio al 1 giugno, infatti il capoluogo friulano ospiterà 15 tra i più autorevoli esperti internazionali di oceanografia provenienti dai Paesi del G7 e da Paesi emergenti, che saranno ospiti dell'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs) di Trieste.

​La scelta di escludere i politici da questo summit nasce dal fatto che, come spiega l'oceanografo Alessandro Crise, direttore di ricerca di Ogs, confrontarsi tra scienziati che hanno come unico scopo il benessere del mare è sicuramente più semplice. L'attenzione degli studiosi si concentrerà sulla conoscenza dei mari regionali per la conoscenza dello stato dell'oceano globale ed in particolare sul Mar Mediterraneo. Il mare Nostrum infatti, sebbene non abbia una straordinaria estensione, se confrontato con altre realtà, rappresenta uno degli ambienti più significativi dal punto di vista biologico una fonte davvero unica di biodiversità, ma nonostante ciò è stato praticamente trascurato. Questo G7 arriva come coronamento di un processo cominciato lo scorso anno in Giappone. I lavori degli scienziati impegnati a Trieste dovrebbero portare alla stesura di un documento da presentare in settembre al G7 di Torino riservato ai ministri di Scienza e Tecnologia che si terrà nel prossimo autunno il 28 e 29 settembre.

Un'iniziativa come quella come quella che si terrà nel capoluogo friulano, inoltre servirà a porre sotto i riflettori il mare troppo spesso trascurato rispetto allo spazio ed alla atmosfera ma non per questo portatore di minori problematiche la cui ricaduta ha un raggio internazionale e ci coinvolge inevitabilmente tutti, sia per quanto riguarda la salute, ma parlando del Mediterraneo anche per la sicurezza. Non è infatti possibile parlare di sviluppo sostenibile trascurando o ancor peggio omettendo le problematiche legate al mare.