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A Grazzano Visconti un romantico San Valentino dal sapore medievale

A Grazzano Visconti un romantico San Valentino dal sapore medievale

​Che cosa c'è di meglio per celebrare la festa più romantica dell'anno di un castello e di un pittoresco borgo medievale? Se poi, come in ogni maniero che si rispetti c'è anche un fantasma, il gioco è fatto.

​Soprattutto perchè non si tratta di uno spiritello qualsiasi, ma di una gentil donzella con un debole per gli innamorati. A questo punto vi starete chiedendo quale sia il posto... ebbene, sto parlando di Grazzano Visconti, un suggestivo villaggio immerso nella campagna piacentina, dove sembra che il tempo si sia fermato. Anche il fantasma ha un nome, Aloisa, una ragazza vissuta nel medioevo ed andata in sposa ad un affascinante capitano di Milizia che che morì di gelosia e di dolore a causa dei frequenti tradimenti del marito. Da allora si racconta che lo spettro della giovane, come il più famoso San Valentino, abbia preso a cuore il compito di proteggere gli innamorati. Oggi quanti vogliano guadagnarsi il favore di Aloisa lo possono fare laciando ai piedi della statua che la rappresenta un bigliettino o un piccolo dono e sono numerose sia le coppie che visitando il borgo si rivolgono al fantasma sperando di ottenere un pò di fortuna per la loro relazione sia i cuori spezzati che chiedono ad Aloisa una mano per coronare il loro sogno d'amore. Soprattutto il 14 febbraio Grazzano Visconti diventa un'ambita meta per tutti coloro che desiderano vivere una fiaba. Il piccolo borgo infatti con la sua architettura, le fiaccole e l'atmosfera surreale consente facilmente di fare un salto indietro nel tempo e anche se solo per una sera di ritrovarsi nel Medioevo.

 La storia del borgo è legata ad una delle più celebri famiglie della zona, i Visconti di Milano ed in particolare a Gian Galeazzo ed ha inizio nel XIV secolo. Il villaggio attuale è in realtà una ricostruzione relativamente recente dell'originale, ma realizzato nel rispetto delle regole stilistiche e architettoniche del tempo e si sviluppa intorno ad un Castello edificato nel 1395. È nel 1900 che il borgo acquista l'aspetto attuale grazie anche al l'avvio di una scuola di arti e mestieri, all'apertura di laboratori e botteghe artigiane specializzate nella lavorazione del ferro battuto, del legno, della ceramica e nel ricamo secondo le modalità che da secoli, da queste parti, si tramandano di padre in figlio. A decorare Grazzano Visconti furono così affreschi murari, pitture e decorazioni scultoree, muri merlati, fontanelle, balconi, finestre a sesto acuto, portichetti, colonnine, stemmi e cartigli tutti particolari volti a rendere più credibile la finzione dando al visitatore l'idea di trovarsi davvero agli inizi dell'anno mille. Passeggiando per le sue vie, infatti, non si può che rimanere incantati sia dall'atmosfera surreale che si respira che dalle pregevoli opere d'arte disseminate qua e là per il borgo, come i i simboli araldici o la fontana, sita in piazza del Biscione e interamente realizzata in marmo bianco. Non lontano si trova, poi, il pozzo della fortuna in cotto e marmo rosa, sormontato da una incastellatura ad arco, in ferro battuto con quattro briglie porta-secchi a testa di drago. 

Entro le mura del borgo lo scorrere del tempo appare come rallentato, sulle strade non c'è traccia di asfalto, non ci sono auto e gli unici rumori che si sentono, a parte il vociare della gente, sono quelli prodotti dalle botteghe artigiane o dall'acqua delle fontane. L'aria poi ha il profumo della campagna circostante e, se si ha la fortuna di visitare Grazzano Visconti in primavera, sa di erba e fiori. Un'ottima meta dunque per gli appassionati di eco-turismo, amanti della natura, ma anche delle tradizioni popolari, del folklore e degli antichi mestieri, che si trovano, magari in zona per un bike-tour tra le valli piacentine. Il piccolo borgo infatti conserva anche un'interessante mostra permanente dedicata alle attrezzature agricole ed agli strumenti che in passato venivano realmente usati nella zona. All'interno del borgo si tengono inoltre, periodicamente interessanti manifestazioni come il Festival dei Gufi, una kermesse dedicata alla salvaguardia dei rapaci notturni.

Tutto insomma è talmente suggestivo che si ha quasi l'impressione, da un momento all'altro, di imbattersi in un'elegante dama o in un valoroso cavaliere, cosa che del resto è possibile a giugno, quando il secondo sabato del mese il paese intero scende in piazza, in costume, per far rivivere i fasti del XIV secolo. Durante tutto l'anno ed a maggior ragione in occasione della festività di San Valentino è comunque possibile gustare, in uno dei tanti ristoranti presenti, deliziosi manicaretti preparati secondo ricette naturalmente...medievali.

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Martedì, 03 Dicembre 2024

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