Il biometano potrebbe essere il futuro delle auto

​L'Italia è pronta ad utilizzare biometano come combustibile anche per le auto. A dichiararlo è Franciosi - responsabile del reparto carri bombolai e vicepresidente di Federmetano, -sostenendo che nel nostro Paese il mercato del biometano è maturo e disponibile.

​L'Italia, infatti, possiede il maggiore parco macchine d'Europa, circa 1 milione di veicoli circolanti a metano e dispone di una rete infrastrutturale diffusa su tutto il territorio nazionale. Il nostro Paese, tra l'altro esportata componentistica industriale in tutto il mondo. 

Per dare il via ad una vera e propria transizione, dunque, basterebbe l'indispensabile contributo della politica che permetterebbe al biometano di sostituire il gas da estrazione. Si tratterebbe di un traguardo ragguardevole se si considera che il combustibile ricavato dall'agricoltura è una fonte totalmente rinnovabile, e soprattutto ad emissioni zero.

Il biometano potrebbe pertanto essere una risposta valida sia al problema della dipendenza energetica del'Italia da altri Stati che all'allarme CO2. L'utilizzo di questa fonte energetica tra l'altro, consentirebbe di dare nuovo impulso al settore agricolo e la realizzazione di impianti di biometano creerebbe nuovi posti di lavoro, rappresentando un'opportunità di progresso e crescita per l'Italia. Consentire al mercato automobilistico la transizione verso il biometano permetterebbe altresì di rinnovare più gradualmente il parco auto verso l'inevitabile utilizzo dell'energia elettrica.

Riuscire finalmente ad avviare l'intera filiera, vorrebbe dire produrre un giro d'affari potenziale  1,5 miliardi di fatturato ed impiegare circa 4.000 addetti. Al contrario il settore è fermo da 3 anni ed è assurdo se si considera il fatto che l'Italia è ancora in crisi e che quello occupazionale continua ad essere un problema di primaria importanza.