La Danimarca si prepara ad abbandonare il carbone. Lo annuncia DONG Energy, colosso danese impegnato nella produzione di energia elettrica. Certo la riconversione non potrà avvenire immediatamente, ma saranno necessari sei anni perché gli impianti legati al carbone possano specializzarsi in produzioni green.
Si stima che per produrre energia a partire dalle biomasse bisognerà attendere il 2023. La transizione alle rinnovabili è comunque gli in atto e dal 2006 a oggi il consumo di carbone è stato ridotto del 73 per cento. L'impegno di DONG Energy tuttavia non deve destare stupore dal momento che, come ha affermato Henrik Poulsen, amministratore delegato del gruppo, la nuova frontiera energetica è rappresentata proprio dalle rinnovabili e come società dovremo tendere ad un sistema energetico sostenibile. Cosa che l'azienda danese sta già facendo da tempo, già dal 2002, infatti per alimentare le sue centrali utilizza materiale ligneo di scarto e per produrre elettricità e teleriscaldare le case si serve della combustione dei rifiuti urbani.
La virtuosa azienda si è inoltre distinta soprattutto in merito ai parchi eolici offshore. Non c'è da stupirsi, infatti se ad agosto scorso DONG Energy ha vinto la gara per la costruzione del più grande parco eolico del mondo nel Regno Unito, al largo della costa dello Yorkshire. Tali scelte hanno fatto si che nell'arco di un decennio, dal 2006 al 2016 in Danimarca le emissioni totali annue di gas serra diminuissero di circa 25 milioni di tonnellate. Ma Copenaghen non si accontenterà certo di questo e assicura gia che entro il 2050 il paese coprirà il cento per cento del suo fabbisogno energetico facendo ricorso solo a fonti pulite e rinnovabili e tagliando definitivamente gli sprechi.