Che l'energia fotovoltaica è una risorsa dalle svariate applicazioni lo sanno bene gli addetti ai lavori, ma grazie alla verdure, coltivate in un impianto tedesco, ciò appare ora evidente anche ai più. L'esperimento è stato fatto in Germania producendo, con la stessa strumentazione, energia sopra ed ortaggi sotto.
In uno stabilimento di Heggelbach, infatti, vicino al lago di Costanza, al confine con l' Austria e la Svizzera sono stati istallati dei pannelli solari posti su piloni ad alcuni metri d'altezza, per un'estensione di un terzo di ettaro e sfruttati come tettoia per coltivate frumento, trifoglio, patate e sedano rapa. I pannelli intelligenti sono in grado, infatti, di produrre energia da entrambi i lati. La parte superiore intercetta i raggi del sole e li trasforma in energia, quella inferiore invece sfrutta l'energia riflessa dal terreno. L'impianto ha una potenza di 194 kilowatt, sufficiente a soddisfare il fabbisogno di ben 62 famiglie.
Accanto a questa originale serra sono state regolarmente piantate le stesse specie vegetali per confrontarne la crescita e verificare tutti i vantaggi. Tale esperimento inoltre dovrà evidenziare quali piante sono più adatte all'agrofotovoltaico, parola questa già coniata nel 198 quando Adolf Goetzberger, fondatore dell'Istituto Fraunhofer, ebbe l'idea di sfruttare in modo duplice la luce ed il calore prodotti dal sole. Il raccolto arriverà sulle tavole solo fra un anno e si continueranno a raccogliere le piante così prodotto fino al 2018, solo allora sarà possibile fare delle vere valutazioni e capire l'efficacia del progetto. Tuttavia i ricercatori hanno anticipato che per parlare di una vera e propria rivoluzione che leghi insieme agricoltura sostenibile ed energie rinnovabili, sarà necessario che il raccolto sotto i pannelli superi almeno dell'80% di quello ottenuto sfruttando il normale irraggiamento. Certo è che se i risultati fossero conformi alle aspettative sarebbe un buon passo in avanti non solo per ottimizzare l'utilizzo dell'energia, ma anche come risposta allo sfruttamento del suolo agricolo.
L'originale centrale, finanziata dal Ministero tedesco della Ricerca è stata realizzata grazie all'impegno di un centro di ricerca specializzato per i sistemi a energia solare, l'Istituto Fraunhofer (Ise).