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Turismo sostenibile: Legambiente premia le Alpi con le bandiere verdi

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La sostenibilità ambientale sta diventando sempre più uno dei criteri in base ai quali gli italiani scelgono le mete in cui recarsi ed organizzano le proprie vacanze. Tra le zone della Penisola più attente al rispetto della natura, all'agricoltura sociale e ad un turismo di qualità s'impone l'arco Alpino, così come ha sottolineato Legambiente, conferendo a diverse località montane la bandiera verde.
Non sono mancate tuttavia anche bandiere nere per ammonire i pirati della montagna e sottolineare che tanta strada è stata fatta, ma che altrettanta bisogna ancora percorrerne poiché spesso i traguardi raggiunti non sono stati abbastanza soddisfacenti.
 Tale attenzione per l'ambiente si spiega, sottolinea Legambiente, con la delicatezza e la fragilità degli ecosistemi alpini quotidianamente messi a repentaglio dalle aggressioni dell'uomo e dagli effetti dei cambiamenti climatici. Negli ultimi 150 anni le Alpi hanno registrato un aumento delle temperature di quasi due gradi centigradi, più del doppio della media globale dell'intero pianeta. E' del resto evidente una forte diminuzione dell' estensione e del volume dei ghiacciai, uno spostamento verso l'alto di specie animali e vegetali, un alto rischio di estinzioni di specie, un aumento del rischio di parassiti forestali, un aumento del rischio di frane e valanghe, la variazioni del potenziale idroelettrico e la riduzione del turismo sciistico.
Appare pertanto urgente definire una politica nazionale capace di valorizzare le aree montane e coinvolgere le comunità locali. E' necessario individuare esempi virtuosi e prenderli come modello al quale attenersi.
Quest'anno sono ben 9 le bandiere verdi assegnate dall'associazione ambientalista su tutto l'arco alpino di cui, 3 bandiere verdi sono andate al Piemonte mentre 2 alla Valle d'Aosta.




 




Quest'anno, tra gli esempi più virtuosi del Piemonte si è distinta l'Associazione Dislivelli, che, con il progetto "Sweet Mountains", è riuscita a far conoscere la presenza di oltre 200 luoghi sostenibili ed accoglienti sulle Alpi occidentali, un ambiente fortunatamente dimenticato dal turismo di massa e portatore di uno straordinario potenziale di sviluppo, nel rispetto della natura e delle culture locali.
Anche l'Unione Montana Valle Maira (CN) e il Comizio Agrario di Mondovì (CN), è stata insignita della bandiera verde.
così come in Valle D'Aosta, l'Associazione di Promozione sociale Forrest Gump e la Fondazione Sistema Ollignan Onlus, per la loro capacità di coniugare l'esigenza di occupazione reale delle persone disabili alla pratica dell'agricoltura di montagna.
Punto forte di entrambe queste ultime realtà è stato il chiaro rifiuto di pesticidi e la realizzazione di una coltivazione biodinamica, capace di costruire forti sinergie con il territorio in un'ottica di agricoltura sociale.
 
A ricevere la bandiera nera quest'anno è il Comune di Rasai provincia di Vercelli, a causa della proposta di realizzazione di un impianto idroelettrico ambientalmente insostenibile, mentre per la Valle d'Aosta, l'ammonimento è arrivato a Monterosa S.p.A. per il progetto di realizzazione di una pista da sci di discesa nel Vallone di Indren (Gressoney), all'Amministrazione Comunale di La Thuile, per il progetto di abbattimento di tutti gli edifici del villaggio minatori, detto anche villaggio "Padre Kolbe", in località Pera Carà, unica testimonianza di campo di prigionia fascista in Valle d'Aosta.

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