Quella allo smog sta sempre più assumendo le caratteristiche di una vera e propria guerra che si combatte a colpi di divieti alla circolazione, incentivi a mezzi pubblici ed alle auto green e realizzazione di nuove piste ciclabili.
Un po' ovunque nel mondo, sollecitate dall'allarme lanciato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), numerose città stanno prendendo provvedimenti nel tentativo di rendere l'aria che quotidianamente respiriamo meno malsana. Lo smog, infatti, stando ai dati diffusi dall'Oms
uccide ogni anno più di mezzo milione di bambini. Anche l'Italia è coinvolta nella lotta allo smog, ma la sua scarsa solerzia nell'assumere comportamenti virtuosi rischia di farla incorrere nelle sanzioni dell'Ue. La nostra Penisola presenta una situazione allarmante soprattutto nell'area della pianura padana ed in città come Roma, Milano e Torino.
Un nuovo piano sulla qualità dell'aria dovrebbe arrivare entro maggio, ha assicurato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, ma nel frattempo la gestione del problema è affidato al buon senso dei sindaci coinvolti che, per esempio hanno indetto delle giornate senza auto. Purtroppo però i provvedimenti già presi si sono rivelati insufficienti, il problema, sebbene gravissimo è stato per troppo tempo sottovalutato e minimizzato, senza tener presente che la maggior parte delle emissioni provengono dal traffico stradale ed in particolare dai motori diesel. Bloccarne o almeno limitarne l'utilizzo sarebbe sicuramente stato utile. A tale consapevolezza sembra si sia giunti solo ora e città come Parigi, Madrid, Atene e Città del Messico stanno pertanto prendendo provvedimenti, stabilendo che dal 2025 le auto diesel non potranno più circolare. Anche Oslo si sta muovendo nell'intento di vietare l'accesso alle auto al centro cittadino nel 2019, e lo stesso farà Madrid l'anno successivo. Un'analoga politica di dissuasione dell'utilizzo delle macchine è prevista anche per Londra che nel prossimo autunno introdurrà la "tassa sulla tossicità". L'accesso in centro sarà consentito alle auto vecchie, ma pagando 10 sterline al giorno, che si sommeranno alle 11,50 sterline della "tassa sulla congestione" che è già in vigore.
Certo che per ridurre il traffico urbano la strategia migliore resta quella di promuovere una mobilità sostenibile, puntando, ad esempio sul miglioramento delle piste ciclabili, come sta facendo Copenaghen, addirittura pianificando una superstrada per le due ruote che colleghi il centro città con le periferie.
Barcellona, infine, ha reso noto che dal 2019 le vecchie auto, con più di 20 anni, non potranno più circolare nei giorni feriali ed allo stesso tempo si impegna ad offrire ai cittadini trasporti pubblici gratuiti.