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Legambiente:Torino e Piemonte ancora lontani da una buona gestione dei rifiuti

Nonostante si continui a parlare di sostenibilità ambientale e di impegno per il clima, i dati resi noti da Legambiente attraverso il dossier Comuni Ricicloni Piemonte 2019, presentato nel corso della III edizione dell' EcoForum per l'Economia Circolare del Piemonte , regalano una fotografia della nostra regione e di Torino davvero impietosa. 


In Piemonte, infatti, solo quattro Comuni su dieci raggiungono il 65% di raccolta differenziata previsto per legge. A distanza di 7 anni dalla data in cui si sarebbe dovuto raggiungere il 65% di raccolta differenziata per legge, la regione si accontenta del 61,2% . I dati più preoccupanti arrivano dal capoluogo, fermo al 46% e dalla Provincia di Alessandria con il 53%. Sono invece soltanto 44 i Comuni Rifiuti Free, quelli cioè che hanno una produzione di rifiuti inferiore ai 75Kg/abitante all'anno e una raccolta differenziata superiore al 65%. Tra questi, solo 7 si trovano in provincia di Torino

La maggior parte Comuni Rifiuti Free sono piccoli centri, fatta eccezione per Cossato (BI) e Poirino (TO) , che hanno più di 10.000 abitanti. Casi virtuosi si registrano comunque anche tra i grandi comuni capoluogo di provincia come Novara (72,7% di RD), Asti (69,2%), Cuneo (72,4%), Biella (78,1%), Vercelli (70,3%) e Verbania (77%)

Legambiente, nel corso dell'EcoForum, ha premiato i Comuni Rifiuti Free sottolineando come ciò che li ha accomunati sia stata la responsabilizzazione dei cittadini attraverso una raccolta domiciliare porta a porta, un'informazione e sensibilizzazione continua ed efficace e l'aver adottato politiche anche tariffarie che premiano il cittadino virtuoso

Il numero esiguo di Comuni insigniti del riconoscimento, tuttavia fa riflettere sul fatto che la strada individuata dal Piano Regionale Gestione Rifiuti, sia corretta, ma che, come ha sottolineato Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta – << Occorre un cambio di marcia, che garantisca risultati migliori in tempi rapidi>>. La corretta gestione dei rifiuti, -ha continuato Prino- è un tassello fondamentale per una conversione ecologica del tessuto economico regionale, per l'implementazione di un Green New Deal e, in ultimo, per la creazione di una vera Economia Circolare. La nostra Regione è ancora indietro rispetto agli obiettivi di legge e si muove troppo lentamente, la crescita costante tuttavia è comunque un indicatore positivo. E come spesso accade il mondo civile si muove più velocemente delle Istituzioni>>. 

Non sono mancati poi nel corso dell'EcoForum narrazioni positive fatte di esempi virtuosi che danno voce ai numerosi fermenti che animano la nostra regione. Tra i progetti presentati: RI- Generation che ha visto la collaborazione Ernesto Olivero , fondatore del Sermig, e l'imprenditore torinese Giorgio Bertolino, titolare della Astelav di Vinovo (TO), azienda leader nella distribuzione di ricambi per elettrodomestici, per avviare il recupero e la vendita di lavatrici e lavastoviglie rigenerate. Si tratterà così di una doppia opportunità: per l'ambiente e per le persone in difficoltà che riceveranno una possibilità occupazionale.​ Interessanti anche l'intervento di Barricalla, il principale impianto di smaltimento in Italia per i rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, situata a Collegno e le attività del gruppo Unieco Ambiente che si occupa di gestione, trattamento, intermediazione di rifiuti speciali, di bonifica e messa in sicurezza di siti inquinati. Nel settore carta si sono distinti invece Relife Group una holding costituita insieme alle 7 aziende del Gruppo Benfante, impegnata nel recupero di carta e cartone e la Cartiera Pirinoli, recentemente insignita del premio "Ambientalista dell'anno", salvata dal fallimento dai suoi operai nel 2015. 

A parlare di plastica sono stati invece il Politecnico di Torino impegnatosi a ridurre e monitorare i consumi di plastica in tutte le sue sedi con il progetto My PoliTO Bottle e l'associazione studentesca GreenTO. Legambiente insieme al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ha infine presentato il progetto ECCO, Economie Circolari di Comunità, che nasce con lo scopo di diminuire la produzione di rifiuti e incentivare i cittadini ad adottare stili di vita sostenibili, formare i giovani verso i green jobs e stimolando al contempo l'imprenditoria giovanile nel settore dell'economia circolare.  

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