Se il biologico si presenta come settore vincente nei paesi industrializzati, lo è ancora di più in quelli in via di sviluppo. A favorire il trend positivo sono i costi più bassi grazie al riutilizzo delle sementi ed al fatto che non si utilizzano fertilizzanti chimici e pesticidi. Le colture biologiche inoltre contribuiscono al ripristino della sostanza organica nel terreno, capaci far fronte a siccità e desertificazione.
Sono dunque proprio Asia, Africa e America Latina le aree in cui si concentra l' l'85% dei produttori bio. L'India si pone al primo posto con ben 585.200 di operatori del settore, seguita da Etiopia (203.602) e Messico (200.039).
A farlo presente è "The World of Organic Agriculture: Statistics and Emerging Trends", il rapporto annuale presentato dall'Istituto di ricerca Fibl e dalla Federazione internazionale dei movimenti per l'agricoltura biologica Ifoam. I dati, presentati in occasione di Biofach, il Salone degli alimenti biologici di Norimberga, mostra un settore fiorente con un giro d'affari di ben 75 miliardi di euro, e un' ampliamento dell'estensione delle terre coltivate del 14,7% insieme ad un aumento dei produttori del 7,2%.