Se andare a caccia di Pokémon è la vostra passione ed ambite a catturare Pokémon rari e leggendari ed a diventare allenatori di Pokémon, Perugia è la città che fa per voi. Nel capoluogo umbro infatti è nato un bus per andare a caccia di Pokémon 24 ore su 24 tutti i giorni della settimnna.
Il Pokébus è un pulmino da nove posti per accompagnare i cacciatori di Pokémon Go. A progettare il nuovo servizio dedicato a chi ormai ha fatto della realtà aumentata la sua nuova dimensione sono stati due giovani disoccupati, Edoardo Mocellin e Daniele Benvenuti. Cercare pokemon mentre si guida sta diventando un fenomeno sempre più diffuso e continuano ad essere frequenti gli incidenti stradali che vedono coinvolti gli aspiranti allenatori impegnati a cercare Pikachu ed i suoi amici. E allora come catturare pokemon e diventare un allenatore ed allo stesso tempo non mettere a repentaglio la propria incolumità e quella altrui? La risposta arriva dal Pokémonbus, il servizio inventato dai due ingegnosi perugini. Ed allora forza indossate il vostro Pokémon Plus, il bracialetto che permette di intercettare i mitici mostriciattoli e sfoderate la vostra abiltà e tutti i trucchi per catturare Pokémon
Del resto un espediente per avere molte Poké Ball è quello di usare proprio i mezzi pubblici. Basterà così tenere aperta la fotocamera del telefono quando il Pokebus passerà di fronte ad un Pokéstop per ottenere così numerose Poké Ball indispensabili per avere una palestra di pokemon che si rispetti.
E tra una cattura e l'altra è d'obbligo visitare Perugia. E si, il Pokémon Go ha rivoluzionato il modo di viaggiare e poi i tanto ambiti mostriciattoli si annidano spesso tra monumenti ed opere d'arte.
Perugia cosa vedere. Punti d'interesse
Capoluolo dell'Umbria, questa città reca ancora ben visibili le tracce del suo antico passato. Perugia nasce, infatti come centro etrusco e fu celebre durante il medioevo, periodo del quale conserva in modo ben evidente l'assetto urbanistico. Nota poi per la sua Università degli Studi da oltre 700 anni, con la sua Accademia di Belle Arti, il Conservatorio musicale e l' Università per Stranieri
Arrivando in città vi accoglierà la Rocca Paolina, una straordinaria fortezza realizzata nel XVI secolo su progetto di Antonio da Sangallo il giovane, che sul frontone ricompose la parte superiore della monumentale porta etrusca: porta Marzia, del III sec. a.C. Essa costituisce l'ingresso dell'acropoli e racchiude al suo interno proprio la città medievale con la duecentesca Fontana Maggiore le sue chiese, i monumenti, i palazzi. La Rocca, emblema del dominio pontificio sulla città, venne in parte demolita ed in particolare non esiste più la parte che occupava l'attuale Piazza Italia. Dell'antica struttura si conservano i sotterranei del palazzo papale, ancora in parte sepolto, attraversato dalle scale mobili e utilizzato come sito espositivo.
Attraverso i vicoli, le stradine, le scalinate potrete addentrarvi nel cuore dell'acropoli e visitare i suoi 5 rioni che la costituiscono.
Da Piazza Italia, si apre il rione di Porte Eburnea, quartiere popolare di origine medievale con le sue case-torri, ex oratori affrescati, cortili privati, e con le lapidi che testimoniano il passaggio di illustri personaggi come Galileo Galilei e Rodolfo Valentino. In questa zona vi colpiranno sicuramente via del Bufalo, via della Sapienza, le scalette di via del Paradiso e la porta etrusca dell'Arco della Mandorla. Numerose sono anche le chiese che meritano una visita come quella di Sant'Agostino in Porta Eburnea rivisitata in età romantica o quella dello Spirito Santo e di San Prospero. Da non perdere la Rocca paolina
Per gli appassionati di musica invece sarà d'obbligo una visita all'ex monastero delle Mantellate o Servite, che oggi ospita il conservatorio Musicale Francesco Morlacchi con l'organo da concerto ritenuto uno dei migliori strumenti oggi esistenti. Perugia ha tanto da offrire anche in ambito artissimo oltre che per i suoi edifici pubblici e privati ed alle vsue chiese anche per i suoi musei in cui si potranno ammirare opere di artisti come Perugino, Pinturicchio e Raffaello. D'estate poi si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto grazie alle diverse kermesse musicali che, lasciate le sale del Teatro Morlacchi e del Teatro del Pavone, riempiono delle loro note le piazzette all'aperto e gli antichi borghi.
Il rione di san Pietro dedicato al santo ha come simbolo le chiavi incrociate, mentre in passato comparivano il leone e poi il sasso, il colore che lo caratterizza è il giallo delle spighe di grano mature.
Il rione di Sant' Angelo è così chiamato dal nome del tempio che sorge in questa zona della città, dedicato all' arcangelo Michele, il suo colore è il rosso per ricordare la spada fiammeggiante. Si è sviluppato nel corso del XIII secolo tra l'Arco Etrusco e il convento di Monteripido, per essere poi inglobato nella città dalla cinta muraria nei primi decenni del XIV secolo.
Il rione porta Susanna che prende il nome dall'omonima Porta ha come simboli l'effige della santa e un orso, a questi è poi subentrata la catena, rimasta come emblema fino a oggi.
Il colore è l'azzurro, ispirandosi alle acque del lago Trasimeno, facilmente raggiungibile da questa porta orientata a ovest.
L'ultimo dei rioni è quello dell che ha come simbolo il sole poichè è rivolto verso est il suo colore bianco, che ricorda la luce e la farina che proviene dai mulini sul Tevere attraverso la via da qui si snodava.
Perugia è in generale una città ricca di suggestioni, affascinante per la su storia millenaria e le opere d'arte che racchiude come in uno scrigno basti pensare alle tante chiese o agli edifici come Palazzo dei Priori, superbo esempio di architettura medievale, oggi sede del Comune, della Galleria Nazionale dell'Umbria e delle due maggiori corporazioni medievali: il Nobile Collegio della Mercanzia e il Nobile Collegio del Cambio. Il capoluogo umbro vi colpirà anche per i suoi panorami, per la natura che lo circonda, ideale per fare escursioni in bicicletta o a piedi, ideale dunque per chi in vacanza cerca anche relax e benessere, per gli amanti dell'ecoturismo e del turismo rurale. Ma perugia è anche perfetta per nutrire lo spirito grazie ai suoi numerosi itinerari francescani, legati al poverello d'Assisi e benedettini.
E non ultimo, questo capoluogo è un paradiso anche per le sue tradizioni enogastronomiche.
Perugia dove mangiare
Osteria del Tempo Perso
Via Piacevole 13. Tel. 075 5729831
La specialità di questo locale sono i cibi cotti alla brace innaffiati da vino locale. Anche il prezzo, in questo posto è davvero interessante
Circolo Enogastronomico il Cavatappi
Via Caporali, 35A. Tel. 075 5720429.
L'ambiente è intimo ed informale, non è previsto il servizio ai tavoli, ma ci si può servire liberamente sia per quanto riguarda il cibo che il vino.
Trattoria del Borgo
Via della sposa, 23/a. Tel. 075 5720390
In questa trattoria si possono gustare i piatti regionali e soprattutto ottimi salumi.
Borgomela
viaTiberina Nord, 224/C5, 06134, Perugia, Italia
Locale curato nei minimiparticolari arredato in stile provenzale ed immerso nel verde, personale accogliente, ambiente familiare. Il menù propone le pietanze della cucina traizionale ed è possibile anche scegliere di ordinare delle mezze porzioni in modo da poter assaggiare diversi piatti. Ottimi i cappellacci al tartufo, le carni, la tagliata con radicchio, miele e mandorle
Bottega del vino
Via del Sole 1, 06122,
Ampia scelta di vini che si accompagnano a delle ottime pietanze anche se la scelta non è molto ampia. Le porzioni sono abbondanti ed il cibo è di qualità. Il propietario e gentile e disponibile nel dispensare consigli e suggerire abbinamenti. È uno dei locali in cui si svolge il Perugia Jazz festival.
Osteria dell'Olmo
Strada Olmo-Stazione Ellera, n.8
Carne alla griglia e piatti tipici rivisitati con fantasia sono il fiore all'occhiello di questo locale. Bella la location e in estate si può cenare all'aperto