Grazie a Sherlock i ciclisti non dovranno più temere per la loro bicicletta affidandosi a lucchettti e pesanti catene che troppo spesso si rivelano insufficienti ed inutili. É in arrivo, infatti, un antifurto Gps per bici.
Si tratta di un dispositivo elettronico pratico, ma allo stesso tempo sicuro. Sherlock potrà essere istallato nella propria bici in modo da esser completamente invisibile all'esterno. Certo, si tratta ancora di un prototipo, ma gli addetti ai lavori assicurano che sarà disponibile già a partire dalla metà di quest'anno.
L'idea di creare un antifurto per bici si deve all'Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino, che ha ideato un dispositivo Gps, collegato a un'app per smartphone, che permetterà ai ciclisti di localizzare il proprio mezzo a due ruote. Il traffico delle biciclette infatti è davvero diventato enorme, sia in Italia che in generale in Europa dove ogni anno ne vengono rubate più di 3 milioni. Non stupisce pertanto il fatto che a finanziare Sherlock sia stata proprio l'Ue inserendolo all'interno del più ampio progetto frontierCities che si pone il fine di promuovere lo sviluppo e la diffusione di soluzioni di smart mobility nelle città del vecchio continente. Sotto i riflettori sono finite così tematiche quali la mobilità urbana sostenibile e la qualità di vita e Sherlock evidentemente, scelto fra circa 600 candidati internazionali risponde perfettamente agli intenti del frontierCities.
Gli esperti che si occuperanno della realizzazione al nuovo Gps per bici stanno già lavorando all'ombra della mole, si tratta di un un team composto da sei membri: due dottorandi del Politecnico di Torino, con precedente esperienza in start-up, una key-account e una training specialist in una multinazionale manifatturiera, uno stagista presso Intel e una project manager presso una start-up.