L'Italia va a rilento sulle auto elettriche mentre crescono le immatricolazioni di quelle ibride. Le vetture alimentate solo ad energia elettrica stentano ad imporsi sul mercato occupandone solo uno 0,1% del totale. In sostanza anziché progredire hanno registrato una vera e propria regressione in quanto a cifre, sia a livello mensile che annuale.
Le ibride al contrario, stanno ormai raggiungendo quelle a metano come ha sottolineato Giovanni Pede dell'Enea sulla rivista specializzata di energia RES Magazine. Perché possa registrarsi un'inversione di tendenza è necessario che il nostro paese investa sulle infrastrutture di ricarica e stabilisca meccanismi di incentivazione anche per l'acquisto delle auto elettriche.
Registrare un'inversione di tendenza puntando sulla mobilità elettrica porterà a rispondere a delle due principali sfide dei nostri tempi che ci coinvolgono tutti. Ridurre le emissioni di CO2 nell'atmosfera, infatti, porterà a contenere i cambiamenti climatici a livello globale, ma anche a contrastare l'impatto dell'inquinamento atmosferico sulla nostra salute.
Per promuovere la diffusione delle auto elettrice bisognerà offrire un incentivo uguale a quello previsto dalla tariffa onnicomprensiva delle rinnovabili pari sia per l'acquisto di veicoli ibridi (specialmente se plug-in) che di veicoli elettrici di piccola taglia (a 2, 3 o 4 ruote). Solo in questo modo, a parità di riduzione di CO2, si potrebbe cancellare la differenza di costo rispetto alle auto tradizionali. Così facendo, ha evidenziato Giuseppe Mauri di RSE, nell'arco di circa 5 anni verrà praticamente annullato il differenziale di costo tra un'auto a combustibili fossili ed una elettrica.