Ecco allora che un po' ovunque si parla dei pericoli che il nostro pianeta continua a correre in modo sempre più preoccupante. Perché la situazione muti radicalmente bisserebbe fare dei gesti concreti sia a livello personale che globale.
Legambiente in occasione del Earth Day 2018 sprona il nostro Paese ad un impegno reale e serio: "per aiutare l'ambiente e contrastare il problema del marine litter l'Italia promuova l'economia circolare, contrasti l'usa e getta e riduca l'uso eccessivo di acque in bottiglia"
Quest'anno, come è giusto che sia l'attenzione mondiale si sta concentrando sull'allarme costituito da plastiche e microplastiche. Nei prossimi 20 anni infatti, si prevede il raddoppio della produzione attuale di questo materiale e entro il 2050 una quadruplicazione.
A tal proposito, Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente, ha sottolineato quanto sia importante che"l'Italia, che fino ad ora ha fatto da apripista grazie alle leggi sulla messa al bando dei sacchetti di plastica, sui cotton fioc e sulle microplastiche nei prodotti cosmetici, continui l'iter intrapreso fino ad ora con politiche e azioni concrete, definendo nuove misure legislative".
Secondo l'ultima indagine Beach litter di Legambiente condotta nel 2017, infatti la plastica si è confermata il materiale più diffuso (84% degli oggetti rinvenuti) sulle 62 spiagge monitorate. Oltre ai rifiuti spiaggiati, ci sono poi anche quelli galleggianti, ed ancora una volta la maggiorate sono di plastica.
Anche il Wwf ha dato il suo contributo alla lotta alla plastica lanciando la proposta di una giornata senza plastica del WWF.
I suggerimenti per realizzare un progetto tanto ambizioso sono apparsi sulla rivista dell'associazione ambientalista: Panda.
Innanzi tutto no al monouso,e più spazio ai prodotti alla spina.