Mantova infatti si è distinta per le sue performance ambientali, in termini di raccolta differenziata, contenimento delle perdite idriche, qualità dell'aria, presenza di alberi, trasporto pubblico. Mantova non solo ha raggiunto e superato gli obiettivi di raccolta differenziata del decreto Ronchi del 1997l, ma addirittura ha sfiorato l'80%.
Al secondo e terzo posto della classifica di Legambiente si sono piazzate Trento e Bolzano, seguite da Parma, Pordenone e Belluno. L'ultimo posto invece è spettato ad Enna, preceduta da Brindisi (103°) e Viterbo (102°). Nelle ultime venti posizioni, si trovano anche Napoli (86°) e Roma (88°) a causa della frequente emergenza smog e rifiuti.
Esempi virtuosi comunque si ritrovano anche al Sud Italia. Oristano ad esempio si è guadagnata il decimo posto, ricicla infatti più spazzatura (oltre il 70%) di tanti Comuni settentrionali ed è protagonista di un buon incremento del fotovoltaico pubblico. Anche Cosenza (13°) ottiene un posto di tutto rispetto grazie alla gestione dei rifiuti, basti pensare che tra 2011 e 2016 è passata dal 21% al 53% di raccolta differenziata. Ancora Pesaro (24°), si è impegnata con passione e dedizione nel campo della mobilità nuova con il progetto della Bicipolitana.
Di tutto rispetto anche il trend di Milano che ha dimostrato una chiara volontà di cambiamento conquistandosi, in classifica la 31esima posizione.
Fiore all'occhiello del capoluogo lombardo sono state scelte come quella dall'Area C, la zona a traffico limitato a cui possono accedere solo i veicoli più ecologici, il car sharing e il potenziamento del trasporto pubblico per il quale Milano è secondo solo a Venezia.
Certo la qualità dell'aria rimane sempre drammatica poiché si va oltre i limiti di concentrazioni di pm10, la stessa cosa accade drammaticamente a Torino, in tal senso la peggiore città d'Italia ed a Frosinone che segue a ruota. Il capoluogo piemontese purtroppo conquista anche un altro primato: quello di peggior città d'Italia per concentrazione media annuale di polveri sottili il secondo posto spetta a Milano e il terzo a Napoli.
Sul fronte delle rinnovabili, per la diffusione del solare termico e del fotovoltaico installato su strutture pubbliche brillano Padova, Macerata, Pesaro e Verona.
Infine, a quattro anni di distanza dall'approvazione della legge nazionale 10/2013 Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, soltanto il 62% dei capoluoghi è stato capace di offrire un bilancio del numero di alberi esistenti in strade e parchi. Dalla classifica emerge che solo 21 città hanno una dotazione superiore a 20 alberi per 100 abitanti mentre appena 6:Bologna, Mantova, Rimini, Arezzo, Modena, Brescia superano i 30 alberi per 100 abitanti.