Per gli appassionati della montagna, dell'escursionismo, del trekking e per gli sportivi in generale, l'abbigliamento in GORE-TEX è praticamente un'istituzione grazie alla sua efficienza e praticità. Ma quanti, nonostante ciò, continuavano ad avere delle remore sul suo utilizzo possono stare tranquilli.
Gore Fabrics, l'azienda americana che produce i tessuti impermeabili GORE-TEX, infatti, ha dichiarato di voler eliminare dai suoi prodotti i PFC (perfluorocarburi) poiché sospettati di essere cancerogeni. Ancora una volta si tratta di una vittoria firmata Greenpeace.
La nota associazione ambientalista già nel 2011 con la campagna Detox aveva chiesto all'industria tessile e dell'abbigliamento di eliminare tutti i composti chimici pericolosi. E la risposta di Gore Fabrics è finalmente arrivata con l'impegno ad eliminare i PFC pericolosi dai suoi principali laminati outdoor entro la fine del 2020 e dai laminati speciali idrorepellenti entro la fine del 2023.
In compenso l'azienda tessile americana investirà nella messa a punto di nuove tecnologie più sostenibili ed ecofriendly, rinunciando all'utilizzo di sostanze tossiche ed eliminando i composti pericolosi dalla catena di produzione e dai prodotti in commercio.
Si tratterà dunque di una moda più attenta alla salute umana e rispettosa dell'ambiente, sempre più in sintonia con quanti per il proprio tempo libero scelgono abbigliamento in GORE-TEX.