Dopo le Bandiere blu, Legambiente lancia le Spighe verdi. Si tratta di 13 località rurali che grazie ai loro processi virtuosi si pongono quale modello per tutte le altre.
Le loro scelte infatti risultano vincenti sia per quanto riguarda il rispetto e la tutela ambientale sia per la qualità della vita delle loro comunità. Potersi fregiare di tale riconoscimento rappresentas inoltre un incentivo per il turismo rurale e per l'ecoturismo, filoni questi che sempre più si stanno affermando nel panorama italiano ed europeo. Anche la ricaduta a livello occupazionale è positiva e sicuramento in tempo di crisi come quello che la nostra penisola sta attraversando non è un dato trascurabile. I comuni rurali del resto sono proprio tra le zone più svantaggiate dal punto di vista lavorativo e la creazione di nuovi posti di lavoro rappresenterebbe un'opportunità soprattutto per i più giovani, consentendo loro di rimanere nei paesi di origine senza doversi spostare necessariamente in città.
Diventare una Spiga verde non è impossibile, ma richiede impegno da parte dei singoli Comuni e per fare in modo che ciò si possa realizzare FEE Italia e Confagricoltura, insieme a Legambiente, hanno condiviso una serie di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.
Tra i punti ritenuti fondamentali spiccano sicuramente la partecipazione pubblica e l'educazione allo sviluppo sostenibile, così come la qualità dell'offerta turistica. Un parametro da valutare è stato poi il rapporto con il suolo e con l'agricoltura, la sua sostenibilità ed innovazione e la presenza di produzioni tipiche.
In tale lista di indicatori non potevano poi mancare quelli inerenti lo smaltimento dei rifiuti come la la raccolta differenziata, divenuta fiore all'occhiello dei Comuni più virtuosi.
Anche la valorizzazione delle aree naturalistiche e la cura dell'arredo urbano diventano fondamentali per delle comunità che hanno a cuore il benessere del proprio territorio e dunque anche degli individui che ne fanno parte.
Le "Spighe Verdi" 2016 sono state assegnate in 9 Regioni.
Le due regioni decretate le più virtuose sono state la Toscana e la Campania. Nella prima si sono distinti i comuni di Castellina in Chianti, Massa Marittima e Castagneto Carducci, mentre in Campania: Agropoli, Positano e Pisciotta. Singoli riconoscimenti sono poi stai conferiti al Piemonte grazie a Serralunga di Crea (Piemonte), alla Liguria con Lavagna, al Veneto con Caorle, alle Marche grazie a Matelica. Non potevano poi mancare la verde Umbria con Montefalco, piccolo scrigno anche si un interessante patrimonio artistico, la Puglia con la sua bianca Ostuni e infine la Sicilia grazie alla sua barocca e lussureggiante Ragusa.