Quanti infatti, sanno che cosa è l'Overshoot Day e che quest'anno scatterà in anticipo e cioè il 2 agosto?
Si tratta del giorno in cui le risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare in un anno si esauriscono, dunque, tutto ciò che a partire dal 3 agosto in poi consumeremo si trasformerà in debito ambientale. Tale data viene fissata dal Global footprint network (Gfn), cioè dall'organizzazione internazionale che si occupa di calcolare l'impronta ecologica considerando quanto pesiamo sul Pianeta.
Le richieste dell'uomo infatti si fanno sempre più gravose tanto che per soddisfarle tutte dovremmo avere a nostra disposizione una Terra e mezza.
Consumiamo talmente tante risorse che il nostro Pianeta non ha più il tempo di ripristinarle. Usiamo troppa energia ed inquiniamo eccessivamente, divoriamo il suolo, devastiamo intere foreste, preleviamo dal mare quantità enormi di pesce senza tenere conto dei cicli biologici, usiamo la Terra come se fosse un dispenser infinito sempre pronto a soddisfare qualsiasi nostro capriccio. E questo accade già dagli ani Settanta, ma mentre allora il bilancio tra ciò che la Terra riusciva a produrre e smaltire era in pari con i nostri consumi e con il nostro inquinamento, oggi non è più così ed in soli sette mesi abbiamo già consumato tutto ciò che ci sarebbe dovuto bastare per 12.
Il quadro che si prospetta è drammatico, ma tuttavia non esclude una possibilità d'intervento così come ha sottolineato lo stesso Global footprint network basterebbe prestare attenzione agli sprechi alimentari, investire sul riciclo e sul riutilizzo, assumere stili di vita più compatibili con l'ambiente e soprattutto contenere le emissioni di CO2. In tal senso si stanno facendo dei passi avanti nonostante la politica miope ed oppositiva di Trump, esempio ne è l'impegno di tanti Paesi verso la decarbonizzazione e gli investimenti su tecnologie green che garantiscano l'utilizzo di forme di energia alternative e ad impatto zero e non ultima una mobilità davvero sostenibile.